
La Freccia Nera

Titolo: La freccia nera
Autore: Robert Louis Stevenson
Casa editrice: La Feltrinelli
Anno di pubblicazione: 1886
“Solo ora scoprite che la vendetta ha una sapote sgradevole; non pensate che sarebbe meglio perdonare gli altri?”
I tristi tempi che viviamo, con una folle guerra in corso, potrebbero indurre a pensare che la storia dell’uomo sia costellata solo da violenza e guerre fratricide; ma anche in mezzo all’orrore della morte c’è spazio per il coraggio, l’altruismo e l’amore. Il libro che v’invito a leggere, un classico della letteratura mondiale, racconta la storia di due giovani innamorati, coinvolti nella Guerra delle Due Rose (sanguinoso conflitto civile nell’Inghilterra del XV sec. tra le due casate di Lancaster, che aveva come insegna una rosa rossa e York, che invece aveva una rosa bianca).

Richard Shelton è un giovane rampollo allevato dasir Daniel Brackley, un lord privo di scrupoli, ruffiano e opportunista, che non esita a cambiare schieramento a seconda di quelle che sono le sorti di alcune battaglie che a volte arridono agli York e altre volte invece ai Lancaster. Losca figura la sua, ovvero quella di un ricco possidente che cerca solo l’appoggio e il favore di colui che può garantirgli prosperità e favori politici; il giovane Shelton, orfano e ingenuo, è stato allevato da quest’ultimo, non per carità cristiana certamente: la dote del nostro giovane protagonista è troppo ghiotta perché potesse essere amministrata da un giovanotto inesperto di politica e di guerra. Questo induce sir Daniel ad eliminare il padre di Richard, senza che egli sappia chi sia l’assassino. Ma il destino corre in suo aiuto: sir Daniel è un tipo dalla mano lunga, arraffa ricchezze e sottrae terre a chiunque non sia più in grado di mantenerle, accresce i suoi possedimenti a discapito anche di poveri contadini e questo lo porta a procurarsi un buon numero di nemici. La foresta nasconde e protegge pericolosi fuorilegge, capitanati da Ellis Duckworth, un ex possidente terriero che ha visto tutte le proprie ricchezze depredate da sir Daniel. Per avere giustizia ha fondato la Banda della Freccia Nera per colpire i nemici di turno con le loro precisissime frecce nere, la loro firma di battaglia. Chiunque sia colpito da uno dei loro fatali dardi, può solo chiedere perdono a Dio per i peccati commessi, perché una freccia nera rappresenta solo una morte sicura. La foresta è il rifugio di questi fuorilegge: assassini, ladri, ubriaconi, mercenari.

Non tutti sono animati da un vero desiderio di giustizia, Ellis rincorre la vendetta come un viandante nel deserto che non vede una sola goccia d’acqua da giorni. L’incontro tra la Banda della Freccia Nera e Richard sarà decisivo: sir Daniel si sta preparando per un’altra sanguinosa battaglia; uno dei suoi più fedeli servitori è stato appena ucciso da uno dei dardi fatali e una spia lascia un messaggio chiaro e terribile. L’esercito raggiunge un avamposto, con Richard che ha deciso di accompagnarlo per poi ritornare al castello dove risiede. Durante il viaggio di ritorno, il nostro giovane protagonista s’imbatte in un ragazzo che afferma di stare fuggendo dalle grinfie del suo tutore, più avanti si scoprirà che si tratta di una ragazza, anch’ella portatrice di una ricca dote, che l’antagonista ha deciso di dare in sposa ad un nobile lord: un matrimonio combinato per suggellare un’alleanza e accumulare ulteriori ricchezze. I due si ritrovano a camminare insieme nella foresta dove fanno la conoscenza di Ellis e della brigata della freccia nera. Richard capirà che il suo tutore fa il doppio gioco, scoprirà che fu lui ad assassinare suo padre. Decide di unirsi alla brigata fuorilegge della foresta. L’inesperienza, giocherà brutti scherzi di presunzione nel nostro giovane, facile preda di istinti giovanili che lo portano a prendere decisioni affrettate e controproducenti. Infine la conoscenza con un altro sinistro personaggio, Richard il Gobbo, pretendente al trono, sanguinario e privo di ogni forma di pietà gli farà capire che la guerra per il potere non fa per lui. Troppi inganni, troppe ipocrisie e violenza. Richard desidera solo condurre un’esistenza tranquilla, lontano dai giochi di palazzo e vivere come un vagabondo.