
Lo stupor mundi del medioevo
“Abbiamo perciò disposto che, nell’amenissima città di Napoli, si insegnino le arti e si coltivino gli studi di ogni professione, affinché i digiuni e affamati di dottrina trovino dentro il regno stesso di che soddisfare le loro brame, e non siano costretti, per procurare d’istruirsi, a imprendere lunghi viaggi, e mendicare in terre straniere. Sotto pena delle persone e delle cose che nessuno osi uscire dal Regno per motivi di studio né che entro i confini del Regno osi apprendere o insegnare altrove”
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